TAORMINA – Possibile o probabile svolta all’orizzonte per il Capalc di Taormina dopo una lunga stagione di abbandono e degrado dell’immobile che va avanti da tanti anni. La resurrezione dell’eterna incompiuta della città è diventata un obiettivo concreto dell’Amministrazione del sindaco Cateno De Luca, che vuole tentare la strada della rifunzionalizzazione attraverso la destinazione d’uso a polo scolastico di Taormina centro.
La Giunta sta accelerando verso l’approvazione del progetto. L’iter viene seguito dagli assessori Antonio La Monaco e Alessandra Cullurà, insieme all’esperto del sindaco, Massimo Brocato ed al responsabile dell’Area Tecnica, Vincenzo Barbagallo.
Il recupero dell’ex scuola convitto alberghi dovrebbe avvenire a stralci: il primo comprenderebbe la scuola dell’infanzia, poi si procederà anche per le elementari e le medie. E d’altronde le condizioni dell’immobile sono pessime. Il Capalc è chiuso da tanto tempo e per rimetterlo nel circuito dei beni utilizzabili si dovrà porre in essere una sorta di “Operazione Lazzaro”, gli ambienti del vasto complesso di contrada Sant’Antonio sono in uno stato di fatiscenza evidente e c’è bisogno di interventi corposi in grado di riportare in attività un edificio la cui unica ed ultima ala utilizzata è chiusa da ormai oltre un decennio. Ma nel complesso, una larga parte del bene è stata consegnata all’incuria ed è diventata “terra di nessuno”, in un immobile depredato, spogliato di tutto ciò che aveva. Un simbolo di vergogna e della incapacità palesata da tanti governi della città di ristrutturare un immobile che ha grandi potenzialità e sarebbe in grado di rappresentare un’addizione sul piano culturale e sociale per Taormina.
L’Amministrazione di Taormina guarda al piano triennale dell’edilizia scolastica e alle opportunità di finanziamento che potrebbero arrivare, in tal senso, dai bandi della Regione Siciliana, provando a posizionarsi in graduatoria per ottenere le somme che verranno richieste
L’elemento che, nelle valutazioni dei vertici di Palazzo dei Giurati, potrebbe ribaltare la situazione coincide con la volontà di effettuare una compartecipazione nell’intervento con una quota alta. Il Comune di Taormina è appena uscito dal dissesto, il prossimo biennio sarà ancora caratterizzato da vincoli e restrizioni sul piano economico-finanziario ma si può (e si deve) programmare il futuro e la condizione di cassa odierna dell’ente offre ampi margini per investire sugli interventi di recupero del patrimonio. Si valuta l’opportunità di contrarre un mutuo per la compartecipazione del Comune di Taormina alla dotazione delle opere di cui necessiterà il Capalc per tornare funzionale.
E, come detto, il piano in agenda si svilupperà a stralci. Ora la casa municipale spinge per rendere attuabile “l’Operazione Lazzaro”. Il Capalc rivede un barlume di luce in fondo al tunnel.