HomeEuronewsCala la tensione, ma rimane la paura attorno a Zaporizhzhia

Cala la tensione, ma rimane la paura attorno a Zaporizhzhia

Prima il ritiro delle truppe e del personale di Mosca. Poi alcuni oggetti, non meglio identificati, ripresi sul tetto di un reattore. L’attacco della Russia alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, secondo i servizi ucraini, sarebbe dovuto essere questione di tempo. Ma nell’ultime ore, l’allarme sembra per ora rientrato.

“Stiamo conducendo azioni d’intelligence in questo settore, alcune delle quali riservate, e penso che ora il pericolo di un disastro provocato intenzionalmente alla centrale nucleare stia lentamente diminuendo”, ha affermatoil capo dell’intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov, in un’intervista al quotidiano britannico The Times.

Attorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, per lungo tempo in mano alle milizie russe, si sono manifestate paure, reminescenze e tensioni come forse in nessun altro luogo dell’Ucraina. Anche per questi motivi, dunque, la litania di accuse incrociate tra Mosca e Kiev è stata particolarmente intensa.

L’ultima ruota attorno a dei presunti ordigni posizionati sui reattori della più grande centrale nucleare d’Europa. “La risoluzione dell’immagine non permette di capire esattamente la natura dei nuovi oggetti apparsi sul tetto dell’unità 4, ma non sono stati mai visti prima in nessun’altra immagine satellitare”, spiegano da Planet Labs, società pubblica americana di imaging terrestre con sede a San Francisco, che ha scattato le immagini.

Secondo l’Ucraina, il piano della Russia era quello di far saltare la centrale e accusare poi l’avversario: “Ho avvertito Emmanuel Macron che le truppe di occupazione stanno preparando pericolose provocazioni alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Abbiamo concordato di tenere la situazione sotto il massimo controllo insieme all’Aiea”, aveva detto il presidente ucraino Volodymir Zelensky durante un colloquio con il presidente francese Macron.

Al contrario, secondo Renat Karchaa, consigliere del direttore generale della russa Rosenergoatom, citato dalla Tass, “Le forze armate ucraine cercheranno di attaccare la centrale nucleare di Zaporizhzhia nella notte del 5 luglio, sganciando su di essa munizioni con scorie radioattive rimosse il 3 luglio da un’altra centrale nucleare ucraina, quella meridionale”.

Nella regione circostante la centrale, ancora sotto controllo ucraino, gli abitanti, addestrati periodicamente a un’eventuale evacuazione, cercano di mantenere la calma, consci delle conseguenze che un’esplosione potrebbe avere.

“In caso di tale emergenza, saranno attivati i piani di risposta pertinenti che sono già stati preparati e testati”, spiega Oleksiy Arnautov, capo del centro educativo e metodico della protezione civile e della sicurezza della vita della regione di Zaporizhzhia. “Tra l’altro, li abbiamo provati di nuovo la scorsa settimana. Le unità del servizio saranno coinvolte nella decontaminazione delle persone e delle attrezzature”.

Fonte: Euronews Italia

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