Il sindaco della Città Metropolitana di Messina, con una nota inviata al Dipartimento Regionale delle Autonomie Locali e, per conoscenza, alla Prefettura di Messina, interviene sulla situazione relativa al funzionamento del Consiglio Metropolitano, in risposta alla segnalazione da parte del consigliere Carmelo Pietrafitta di “una totale paralisi funzionale dell’organo politico dovuta alla mancata predisposizione degli atti fondamentali per l’esercizio della rappresentanza democratica e istituzionale”.
Nel documento si evidenzia che, dopo le elezioni del 27 aprile scorso e l’insediamento del 7 maggio, alcuni consiglieri, tra cui Pietrafitta, lamentano di non poter svolgere pienamente le proprie funzioni rappresentative a causa dell’assenza di uno Statuto e di un Regolamento specifico per il funzionamento del Consiglio.
In particolare, il consigliere Pietrafitta ha sottolineato un “grave vulnus democratico” e un “blocco totale” delle attività amministrative dell’Ente, chiedendo l’intervento degli organi di controllo e diffidando il Sindaco a superare le resistenze che ostacolano l’esercizio del ruolo dei consiglieri.
“Tali affermazioni – secondo Basile – sono infondate e non rispecchiano la realtà dei fatti”. E qui arriva la risposta, anzi la motivazione, che era abbastanza prevedibile attendersi sui tempi blandi che si stanno registrando dopo le elezioni del Consiglio Metropolitano del 27 aprile scorso per tutto ciò che dovrà portare all’insediamento del Consiglio ma anche alle nomine degli assessori.
“Lo Statuto della Città Metropolitana di Messina, così come il Regolamento di funzionamento del Consiglio, sono attualmente in fase di elaborazione. Si tratta di una procedura che richiede un lavoro accurato e puntuale, tant’è che nessuna delle nove ex Province siciliane ha ancora adottato uno Statuto definitivo dopo le recenti elezioni. In questa fase, tutte le amministrazioni stanno collaborando con ANCI Sicilia per uniformare i contenuti degli Statuti ed evitare criticità derivanti da interpretazioni divergenti delle norme regionali”.
E su questa vicenda ne avevamo già parlato e profetizzato su TN24 gli accadimenti, abbastanza preventivabili, già il 29 maggio. Sono in molti a pensare (e ovviamente si tratta dei soliti cattivoni disinformati) che ci vorrà tempo anche o soprattutto perché siamo a giugno, è tempo d’estate e siamo molto lontani da quel mese di dicembre in cui si terrà il congresso di Sud chiama Nord. Mica si vorrà pretendere che all’ex Provincia si debbano prendere adesso le decisioni sulle alleanze. La storia è nota: Basile è sindaco della Città Metropolitana ma non ha la maggioranza nel nuovo Consiglio di Palazzo dei Leoni, dovrebbe così ricorrere al patto con il centrodestra ma il leader e capintesta di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, non ha nessuna intenzione di anticipare i tempi della scelta definitiva sulle seconde nozze con il centrodestra. Meglio tergiversare, prendere tutto il tempo possibile. C’è lo Statuto da predisporre, l’estate e poi verrà l’autunno e si vedrà.
Nel frattempo, tra l’altro, De Luca sta scrivendo la trama per le Regionali (e le Politiche) 2027 e per le future elezioni a Messina e dovrà decidere quella che sarà la strategia e anche il ruolo esatto dello stesso Basile.
“Fino all’approvazione dello Statuto, si applica lo Statuto dell’ex Provincia regionale di Messina, adottato con deliberazione del Consiglio provinciale n.113 del 28 ottobre 2010, che disciplina i diritti e le prerogative dei consiglieri provinciali e, di conseguenza, anche di quelli metropolitani”, afferma Basile.
“Pertanto, i consiglieri possono esercitare pienamente i propri diritti, come la presentazione di proposte di deliberazione, la richiesta di convocazioni, le interrogazioni e le mozioni, nonché l’accesso alle informazioni e ai documenti amministrativi, in conformità alle norme vigenti”.
Per quanto riguarda la segnalazione sulla mancata assegnazione di locali ai consiglieri, Basile fa sapere che “sono state individuate le stanze destinate ai gruppi politici e che, a breve, si procederà alla loro assegnazione”.
Poi la precisazione finale: “La mia amministrazione – evidenzia Basile – è sempre stata improntata al rispetto delle norme per garantire il corretto funzionamento del Consiglio Metropolitano e la tutela dei diritti dei consiglieri, assicurando un’attività amministrativa trasparente e conforme alla legge. L’obiettivo è quello di operare, tutti insieme, per il bene della comunità e la crescita sociale ed economica del nostro territorio”. Basile, insomma, prova ad allontanare lo spettro della “paralisi”, ma prima ancora a tenersi stretta la scena in uno scacchiere politico dove, in ogni caso, poi sarà De Luca a giocare la sua partita personale col centrodestra. Nella roccaforte deluchiana di Messina, d’altronde, si giocherà il destino di Sud chiama Nord e sarà interessante capire non soltanto se poi si arriverà davvero a quelle “seconde nozze” politiche tra De Luca e il centrodestra, ma prima ancora su quali basi si potrà andare all’altare. La parola d’ordine, ovviamente, sarà non fidarsi troppo, giusto un paio di secondi di clessidra.