A 13 anni dal fallimento di Wind Jet si riapre per la Sicilia la prospettiva di una compagnia aerea low cost che potrebbe rappresentare un’addizione strategica per porre rimedio all’atavica questione del caro-vali. Nei giorni della polemica perché i prezzi per i collegamenti per le imminenti festività sono di nuovo alle stelle, a sganciare la “bomba” è stato nelle scorse ore Manlio Messina, ex assessore regionale al Turismo e oggi parlamentare alla Camera che nei mesi scorsi ha lasciato Fratelli d’Italia.
“Quante volte avete detto “i biglietti costano troppo” oppure “impossibile viaggiare”?? A breve potrete smettere di dirlo e cominciare a volare siciliano. Una nuova compagnia aerea Made in Sicily con quotazioni competitive e prezzi super speciali per i nostri conterranei. Se siete stanchi di pagare un Catania/Milano quanto un Milano/New York allora preparatevi a volare siciliano. Noi Stiamo per decollare e voi preparatevi ad allacciare la cintura!”. Così si legge in un post pubblicato da Messina martedì 2 dicembre sui suoi canali social.
L’annuncio di Manlio Messina è un colpo di scena che ha scatenato il dibattito tra chi spera e chi non ci crede, tra chi ha preso per buona la notizia e chi l’ha considerata una provocazione social. A fare chiarezza è stato poi lo stesso Messina che ha sgombrato il campo dai dubbi e ha confermato la fondatezza della notizia, aggiungendo: “I voli saranno da tutti gli aeroporti siciliani, quindi non solo Catania, e la compagnia farà anche servizio charter”.
E allora di cosa si tratta? A quanto pare la compagnia aerea low-cost Etna Sky è un progetto che potrebbe essere battezzato nel 2026, nella stagione turistica che verrà. Nel 2012, come detto, era arrivato l’amaro momento del fallimento della Wind Jet di Nino Pulvirenti, che aveva rappresentato un punto di riferimento per tanti siciliani e – ovviamente – non solo per i siciliani, per tutti coloro che vogliono viaggiare e devono farlo per esigenze di lavoro, di studio o familiari, ma hanno il diritto di poterlo fare ad un prezzo dignitoso e accessibile.
Stando ad alcune indiscrezioni raccolte da Dario De Luca per Meridionews.it “la società è già stata costituita ed è stato avviato l’iter per il lancio della compagnia aerea, i tempi per il decollo del primo volo non dovrebbero essere lunghi: la data da cerchiare in rosso nel calendario rimanda alla fine della primavera 2026”. “Periodo – si legge su Meridionews.it -in cui Etna Sky dovrebbe avere tutta la documentazione necessaria, compreso il COA rilasciato dall’Enac. Ossia la certificazione di operatore aereo che attesta il possesso, da parte della compagnia, della capacità professionale e dell’organizzazione aziendale necessarie ad assicurare l’esercizio dei propri aeromobili in sicurezza. Oltre al parlamentare siciliano Messina, i fondatori sarebbero una cordata privata composta da investitori siciliani”.
Interessanti anche i dettagli rivelati su questo progetto che avrebbe due basi operative a Catania e Palermo ma volerebbe anche da Comiso (Ragusa) e Trapani. Messina annuncia “prezzi super-speciali”. La prospettiva sarebbe quella di un piano strategico che prevederebbe nell’arco di un quinquennio la messa in azione di 15 aerei, con la copertura immediata delle tratte nazionali nel primo anno di attività e poi a seguire l’espansione sull’estero in un quadro che comprenderebbe aree di particolare valenza per la Sicilia come gli Stati Uniti, che nel dopo-Covid è diventato il primo mercato turistico nell’isola e che domina la scena in particolare nel versante orientale e nella destinazione di riferimento che è Taormina.
La flotta aera – come ha riportato Meridionews.it – sarebbe “composta dagli A321 per i voli nazionali e dagli A330 per quelli internazionali”: “La prima tipologia di aereo può trasportare fino a 244 passeggeri e viene utilizzata, normalmente, sulle rotte a corto-medio raggio. Gli A330, invece, in base alla versione, possono ospitare tra i 250 e i 365 passeggeri”.
