TAORMINA – Si è svolta nelle scorse ore una riunione organizzata nella sala congressi dell’hotel Caparena organizzata dal “Comitato Giù le mani da Mazzeo”, presieduto dall’arch. Piero Arrigo, per mostrare al pubblico, ad operatori turistici, tecnici e associazioni gli elementi che il sodalizio ambientalisti ritiene “critici” per il territorio nell’ambito delle previsioni del progetto Rfi per la nuova linea ferroviaria.
“Abbiamo evidenziato insieme a Patrimonio Sicilia, Associazione Albergatori Taormina, Associazione Imprenditori Taormina e Associazione Guide Turistiche di Taormina e della Provincia di Messina, alla presenza anche del Comune di Taormina, rappresentato a questa riunione dal vicesindaco Antonio Lo Monaco -, il danno che si prospetta con il raccordo Rfi di Mazzeo – spiega l’arch. Arrigo -, con un’opera che dovrebbe instradare il flusso del doppio binario sul binario unico costiero nell’attesa dei tempi di realizzo della tratta Taormina Giampilieri stimata in 10 anni. Una tempistica che non potrà essere naturalmente rispettata a causa di imprevisti geologici (arsenico, falde acquifere etc.) e delle numerose opere tecnico architettoniche, come gallerie e viadotti, da realizzare”.
“Noi siamo nettamente contrari a questo dannoso raccordo – continua Arrigo – che prevede lo spostamento di quota nei terreni sottostanti della SS114 e della corsia autostradale Catania-Messina, che prenderebbe il posto della strada statale con un salto di quota verso il basso di ml – 7.00, creando una trappola mortale da “montagne russe” agli automobilisti. Siamo pure nettamente contrari al danno ecologico della cancellazione dell’ultima fascia di verde del territorio di Mazzeo”.