TAORMINA – “I casi clinici variano anno per anno ed esistono patologie riguardanti insufficienze respiratorie acute, con diagnosi difficili da confermare ma affrontiamo tutto con grande attenzione e la cosa che a noi importa di più, la priorità, è stare al passo con la tecnologia”. Lo ha dichiarato Sasha Agati, primario del Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo, gestito dall’equipe del Bambino Gesù di Roma presso l’Ospedale di Taormina.
Agati ha raccontato a Gada – leader nazionale nella distribuzione di tecnologie medicali innovative per conto di produttori leader mondiali – le attività in ambito ECMO del suo reparto, recentemente premiato con l’ELSO Silver Award of Excellence in Extracorporeal Life Support.
“Il nostro centro – ha spiegato il dott. Agati – grazie ai 20 casi all’anno di Ecmo, non solo respiratorio ma anche cardiorespiratorio, è riuscito a fare un’esperienza straordinaria in termini di risorse umane e di avanzamento della tecnologia. Siamo sempre al passo e dobbiamo continuare a rimare al passo perché ogni paziente ci richiede questo tipo di strategia”.
L’Ecmo, ossigenazione extracorporea a membrana (Extra Corporeal Membrane Oxygenation), è una tecnica che supporta le funzioni vitali mediante circolazione extracorporea, aumentando l’ossigenazione del sangue, riducendo i valori ematici di anidride carbonica (CO2), incrementando la gittata cardiaca ed agendo sulla temperatura corporea. Permette, in condizioni di severa insufficienza respiratoria e/o cardiaca, di mettere a riposo cuore e polmoni vicariandone la funzione ventilatoria e di pompa.
