TAORMINA – Dopo 7 anni di assenza Enrico Castiglione è tornato a Taormina, il regista e scenografo romano di origini siciliane si è ripreso la scena ottenendo subito un importante successo a luglio con l’opera Manon Lescaut al Teatro Antico (trasmessa in prima serata dalla Rai) e poi a settembre con le due serate dell’omaggio a Puccini, ma Castiglione non si ferma e già prepara una sorpresa per la prossima stagione nella Perla dello Ionio.
Si va verso un 2025 all’insegna di una stagione lirica di alto livello con il Taormina Opera Festival sotto l’egida del maestro Castiglione, che ha già programmato non soltanto gli eventi per il prossimo anno ma anche quelli da mettere in scena nel 2026 e 2027. Per il 2025 si prospetta la messa in scena di due opere di prestigio con un cast internazionale, spazio anche ai balletti ma soprattutto c’è in agenda l’accordo raggiunto con la Cina e l’Opera Nazionale di Pechino.
“Stiamo lavorando con il governo cinese – ha fatto sapere l’assessore al Turismo, Jonathan Sferra -. A Taormina ci sarà un’opera che sarà organizzata dall’Opera Nazionale Cinese, e questo ci consentirà di migliorare i rapporti con la Cina con una ricaduta in termini positivi che si può prevedere ed auspicare anche per il turismo”.
E il protagonista di questa intesa strategica, in sinergia con l’Amministrazione comunale di Taormina, è proprio il maestro Castiglione, che dal 1998 in poi ha ottenuto un forte successo in Cina, a Pechino, Hong Kong, Fuzhou, Schenzen, Shangai, Guangzhou, etc etc.
Adesso Castiglione, con una “prova muscolare”, torna prepotentemente al centro della scena nella capitale del turismo siciliano e mette la firma su un progetto molto ambizioso. In cantiere c’è una sfida che guarda decisamente lontano, destinazione Oriente: il regista e scenografo si è mosso per portare a Taormina l’Opera Nazionale di Pechino. Una novità che spalanca le porte di molteplici orizzonti di rilievo per la località siciliana, con la lirica di alto livello da una parte e i riverberi che l’iniziativa potrebbe evidentemente avere sul piano turistico, in una città che sino al drammatico avvento del biennio di pandemia (per intendersi sino ai primi mesi del 2019) stava facendo registrare una forte crescita dei flussi turistici orientali. Taormina-Cina, atto secondo: la storia riparte e il feeling riprende attraverso la grande lirica.