TAORMINA – A Taormina arrivano le strisce blu per i motocicli e si accende subito la polemica in città. In particolare scoppia la protesta dei lavoratori del turismo e commercio, che non hanno affatto “gradito” la prevista istituzione al parcheggio della funivia di Mazzarò degli stalli per la sosta a pagamento per motorini, scooter e moto. Il personale che lavora nella zona mare non ci sta e la contestazione divampa subito sui social network: “Lavoriamo per pagare Asm e il Comune di Taormina?“, è uno dei più eloquenti commenti di un lavoratore.
“Iniziano li e poi lo faranno anche a Taormina centro?”, “Tra un po’ ci faranno pagare anche l’aria che respiriamo”, “è un’esagerazione”, “anziché pagare questi soldi, il prossimo anno non andrò più a lavorare a Taormina, costa troppo”, “vogliono fare cassa su tutto e anche sulla nostra pelle”, “la smettano di far pagare tutto, così si rovina il turismo”, “A Taormina vogliono lavorare senza lavoratori, con il pilota automatico….”. Sono solo alcuni dei pensieri espressi dai lavoratori.
In effetti le strisce blu per i motocicli sono parse ai più una scelta molto discutibile, al di là delle tariffe che verranno praticate. E’ il principio che ancora una svolta scatena malumori e rischia di produrre riverberi non indifferenti proprio nel comparto turistico, dove i lavoratori non vogliono farsi carico di un ulteriore costo e hanno ormai l’incubo del parcheggio a Taormina. E a poco servono le rassicurazioni che arrivano dal palazzo municipale che precisano si tratterà di “tariffe ridotte”.
L’iniziativa, tra l’altro, viene ritenuta in contrasto e sostanziale violazione dei principi contenuti nel Patto D’Area per il turismo firmato nel maggio dello scorso anno dal sindaco di Taormina e dalla Fisascat Cisl.
Le parti hanno allora sottoscritto l’intesa secondo la quale al fine di sostenere l’occupazione “le Amministrazioni comunali si impegnano a prevedere agevolazioni a favore dei lavoratori pendolari attraverso tariffe ridotte nei parcheggi Comunali previa presentazione del contratto di lavoro”. Dalla promessa di tariffe agevolate nei parcheggi per quanto concerne l’esistente, si passa alla previsione aggiuntiva della sosta a pagamento per i ciclomotori. Un altro balzello.
Le strisce blu per i motocicli vengono considerate una “tassa a tariffa ridotta”, in sintesi tra le rispettive posizioni e gli opposti intendimenti mettiamola così. Scatta la furbacchionata istituzionale e i lavoratori per tutta risposta non ci stanno e si dicono pronti a dare battaglia.