Forza Italia e Lega verso il matrimonio. E’ nell’aria ormai da tempo e il “fritto misto” tra il partito di Silvio Berlusconi e il Carroccio prende forma. Addirittura c’è chi spinge per la lista unica già dalle Amministrative del prossimo giugno. Di fatto lo scenario è comunque chiaro. Forza Italia, il partito azienda di Berlusconi è alla ricerca di una soluzione “finale”, perché il Cavaliere non può ambire al dono dell’immortalità e allora Matteo Salvini, ormai da tempo in caduta libera e nell’arco di tre anni scivolato dal 34% del 2019 alla metà o quasi dei sondaggi attuali, ha bisogno di nuova linfa per non abdicare alla crescita ormai esponenziale di Fratelli d’Italia e di Giorgia Meloni, che si è presa di fatto la leadership del centrodestra.
Le “nozze” di Berlusconi, alle quali non a caso era presente tra gli invitati Salvini, hanno sancito anche il patto che traghetterà Forza Italia nella Lega. Berlusconi ha scelto l’alleato al quale consegnare il destino di Forza Italia, che per evitare di sparire dalla contesa politica con l’uscita poi di scena del Cavaliere stesso, ha bisogno di fondersi con un altro partito. La Meloni è parsa “ingestibile” agli occhi di Berlusconi, che ha scelto il segretario del Carroccio. Salvini, pur di conquistare definitivamente il cuore del leader di Forza Italia e risalire la china dei sondaggi, ha deciso di piroettarsi dalla classica versione sovranista anti-europeista a quella del moderato pacifista-ecumenico di questi giorni.
E d’altronde Salvini non lo nega più che «una lista unica di Lega e Forza Italia» è possibile. «Perché no? Perché non mettere insieme i due partiti che sostengono il governo Draghi? Lo dico da mesi». Nel salotto di Porta a Porta il segretario del Carroccio non svela tutti i piani del centrodestra che verrà, ma a domanda precisa del direttore di Libero, Alessandro Sallusti, ha risposto con quello che è un cavallo di battaglia suo e di Silvio Berlusconi: il progetto di una grande federazione di centrodestra con cui presentarsi alle prossime elezioni politiche. «Un’alleanza che non è contro qualcuno», precisa Salvini lanciando un chiaro segnale anche agli alleati di Fratelli d’Italia, «ma a favore», perché «per vincere il centrodestra dovrà essere compatto».
Ma la Meloni non ne vuole sapere di una lista unica e non ha intenzione di “impiccare” Fratelli d’Italia, che ha raggiunto il 20% nei sondaggi e continua ad incassare consensi. E sullo sfondo si fa strada un interrogativo: siamo certi che in Forza Italia saranno tutti d’accordo con l’indicazione di Berlusconi a “traghettare” nella Lega o qualcuno deciderà di andare, invece, dalla Meloni? Ma soprattutto sarà un matrimonio politico vincente o finirà per rivelarsi un’operazione tra due partiti che hanno storie e valori decisamente diversi e difficilmente compatibili? Il PDL qualcosa dovrebbe aver insegnato.
