Un devastante terremoto di magnitudo 6.0 ha colpito la notte del 31 agosto scorso l’Afghanistan orientale, con epicentro nella provincia montuosa di Kunar, al confine con il Pakistan. La scossa si è verificata alle 23.47 ora locale, a circa 27 km a nord-est della città di Jalalabad, nella provincia di Nangarhar.
La scossa, particolarmente poco profonda (8–10 km), ha causato gravi danni: almeno 800 morti e oltre 1.500 feriti, con il bilancio destinato a salire via via che vengono raggiunte le zone più isolate.
Le province di Kunar, Nangarhar e in parte Laghman sono state le più colpite, con villaggi interi ridotti in macerie. Le case costruite in fango e pietra – tipiche di queste aree – sono andate quasi completamente distrutte.
Un portavoce del governo talebano ha riferito che le frane e le strade inaccessibili hanno ostacolato significativamente i soccorsi: molte aree possono essere raggiunte solo a piedi.
Fonte: Euronews Italia