TAORMINA – Prosegue la crociata del sindaco di Taormina, Cateno De Luca sulla raccolta rifiuti e volano ancora parole grosse. De Luca carica senza mezzi termini e senza fare giri di parole contro chi non conferisce a dovere e dall’altra parte arrivano le contro-bordate dei suoi oppositori che contestano le espressioni pesanti utilizzate dal primo cittadino.
L’AFFONDO DEL SINDACO. De Luca va avanti con la sua stretta e in queste ore è partito all’attacco di un condominio della città, mostrando i rifiuti accatastati sulla sede stradale, davanti ad un complesso residenziale, e bollando gli abitanti nel complesso con una espressione decisamente pesanti: “porci”. “Li abbiamo più volte ammoniti e sanzionati per la seconda volta – scrive De Luca in un post social -. Ora procederemo all’accertamento di ogni condomino per verificare le complessive posizioni per tutti i tributi municipali non avendo ritirato ancora i mastelli per la raccolta differenziata. Dalla prossima settimana se la situazione non si normalizza non farò più raccogliere i rifiuti così li farò “fetiri”. Accetto la sfida, questa ed altre!”.
CLIMA TESO – Sale la tensione sulla questione rifiuti, con la vicenda dell’orario notturno che ha scatenato la protesta dei residenti in centro e adesso è partita pure la corsa contro il tempo per munirsi dei nuovi mastelli, perché dal 1 ottobre scatteranno le multe da 500 euro al giorno, come ha già disposto De Luca con apposita ordinanza. Intanto la parola “porci”, che si affianca ad altre ormai altrettanto consuete come “evasori” e “zozzoni”, scatena malumori in paese e le reazioni di cittadini e oppositori di De Luca.
LA RISPOSTA DI RANERI. Alla sequenza di termini duri utilizzati a più riprese dal sindaco di Taormina, ha risposto in particolare con tono altrettanto veemente l’ex vicesindaco della Giunta Garipoli, Eugenio Raneri, che sui social cannoneggia a sua volta così il primo inquilino di Palazzo dei Giurati: “Riferite al “fenomeno” che Taormina è stata è e resta un paese civile e i taorminesi sanno fare la differenziata. Ci può essere qualche caso di trasgressore da sanzionare ma non si può generalizzare continuando ad usare questi termini contro l’intera comunità. La misura è colma. Basta con le offese, non siamo più disposti a continuare a tollerare toni così inadeguati e inaccettabili. A Catania il sindaco Enrico Trantino si rivolge ai suoi concittadini senza offendere né insultare nessuno, senza presunzione e senza imporre orari notturni. Trantino è un sindaco che parla con i suoi cittadini con garbo e che li “invita” a rispettare le ordinanze. Il sindaco di Taormina ha l’obbligo di rispettare Taormina ed i taorminesi. E non solo lui ma anche i suoi chierichetti”.