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A Taormina le ordinanze in “tandem” dei 2 sindaci: uno scrive e l’altro firma. L’ammissione e scende il gelo…

TAORMINA – La diretta social di Cateno De Luca dello scorso 30 giugno a Taormina, ribattezzata come la “diretta dei due sindaci”, non ha mancato di fornire spunti interessanti sulle dinamiche di questa stagione amministrativa in città.

Protagonisti della passeggiata in centro storico il sindaco (eletto) De Luca ed il sindaco (ombra) Massimo Brocato, che come ormai è noto lo affianca al vertice di Palazzo dei Giurati.

Nel corso della diretta social il momento forse più significativo è arrivato quando Brocato accompagna De Luca alla Villa comunale, da qualche anno denominato Parco Florence Trevelyan, e ad un tratto l’ex esperto ed attuale presidente dell’azienda speciale Patrimonio Taormina, mostra alcuni interventi eseguiti al parco e ragguaglia De Luca sulla situazione, non senza alcuni cenni storici sulle origini del giardino pubblico, le origini del turismo a Taormina. Quindi viene richiamata pure la vicenda del siluro con le gesta dell’eroe Salvatore Leone (Medaglia d’Argento al Valor Militare).

Brocato si rivolge più volte a De Luca evidenziando la premessa “abbiamo fatto…”, e poi ad un certo punto, tra ironia e realtà, si parla dell’ordinanza che nel periodo estivo prolungherà l’orario di apertura della Villa comunale.

“Oggi abbiamo fatto l’ordinanza sulla Villa, che sino a mezzanotte rimarrà aperta”. Così Brocato informa De Luca, che per tutta risposta – non senza qualche comprensibile imbarazzo – risponde: “Come “abbiamo fatto”? Firmo io….”.

Non è una novità, semmai una conferma, quella sulle dinamiche procedurali del momento. In buona sostanza, il sindaco “ombra” predispone gli atti (collaborato dal segretario generale, Giuseppe Bartorilla), il sindaco eletto poi li legge, controlla e firma. Ovviamente sulle strategie principali è De Luca a dettare la linea, indica il percorso e Brocato sviluppa la traccia e traduce il tutto in atti formali. Al resto dell’azione amministrativa ci pensa direttamente il sindaco “ombra”, che gode della fiducia del sindaco eletto e ha licenza di sovrintendere e supervisionare l’operato di assessori, consiglieri e uffici. Insomma, così è se vi pare. O come diceva lo spot dell’aperitivo “Piero”: “Non è una barzelletta…”.

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