Thiago Motta commenta con delusione e fa autocritica dopo l’eliminazione della Juventus dalla Coppa Italia contro l’Empoli. Bianconeri fuori dopo i calci di rigore ed è la seconda eliminazione consecutiva in sette giorni, dopo quella della scorsa settimana in Champions League contro il Psv.
“Provo vergogna”, ha dichiarato l’allenatore ai microfoni di Mediaset: “Abbiamo fatto un primo tempo di cui vergognarsi. Mi vergogno per quello che abbiamo fatto nel primo tempo e spero che anche i miei giocatori stiano provando queste emozioni”. Poi Motta, presentatosi scurissimo in volto ai microfoni di Sport Mediaset, si è assunto le responsabilità della sconfitta: “Ho sbagliato io a non far capire ai miei giocatori l’importanza della partita. È solo colpa nostra se non siamo in semifinale: non l’abbiamo meritato. Spero che le critiche siano molto forti. I tifosi sono stati fin troppo gentili con noi per quello che abbiamo messo in campo nel primo tempo. Ho sbagliato io a non far capire ai calciatori cosa significhi giocare queste partite con la maglia della Juventus”.
“Abbiamo giocato con un Empoli con diverse riserve. Bisogna parlare di mentalità in questo momento: la maglia della Juve va meritata ogni giorno. Qualcuno pretende senza dare niente. Oggi abbiamo sbagliato tutto. Non ci siamo mai presi la responsabilità degli errori commessi. Tutto questo è inammissibile. Dobbiamo chiedere scusa. Oggi abbiamo toccato il fondo”.
“Credo nella squadra, abbiamo giocatori di qualità – ha aggiunto Thiago Motta -. Ma la qualità non è mai sufficiente per competere, per giocare una partita di calcio come nella vita. Ci vogliono altre cose, come l’atteggiamento. Da quando sono arrivato è stato uno dei punti su cui ho insistito di più. Si possono sbagliare passaggi, tiri e scelte, ma quello che non posso accettare è questo atteggiamento”. E proprio dai comportamenti giusti Thiago vuole ripartire: “Dobbiamo ripartire dall’atteggiamento e dal comportamento: dare tutto in campo e dare tutto in allenamento. Lavorando per i compagni e rispettando la storia di questo club. Questa è la base per competere. Le cose vanno meritate, non pretese: vedere la mia squadra così oggi mi ha fatto vergognare. Il problema oggi non è stato nè tecnico nè tattico: l’atteggiamento è stato sbagliato. La colpa è stata solo mia”.