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Risanamento Messina, De Luca (M5s): “Revoca di Scurria per giochi di potere dei palazzi palermitani”

Il parlamentare dei 5 Stelle, Antonio De Luca, contesta la decisione del governo regionale concernente la revoca di Marcello Scurria dall’incarico di Commissario straordinario per il Risanamento delle baraccopoli a Messina.

“Non vorrei si stesse giocando l’ennesima sporca partita sulle spalle di Messina e della sua centenaria piaga delle baraccopoli. Il Governo regionale che aveva sempre vantato i risultati ottenuti sul fronte dello sbaraccamento tramite la gestione del sub commissario improvvisamente fa fuori proprio l’artefice di questi progressi. Delle due l’una: o il sub commissario Scurria non ha raggiunto i risultati elencati durante l’incontro tenutosi in Prefettura appena tre mesi fa, mai sconfessati dai rappresentanti dell’amministrazione comunale e sempre vantati dal governo di centrodestra. O c’è qualcosa di veramente opaco nel provvedimento che prelude alla rimozione del delegato del Presidente Schifani”.

“Quanto accaduto – continua il parlamentare dei 5 Stelle – evidenzia, una profonda spaccatura interna a Forza Italia tra il Presidente Schifani e la sottosegretaria Siracusano, proprio lei è l’artefice della norma che ha creato questa struttura commissariale e posto la guida in capo al Presidente della Regione. Ricordo che in quel periodo l’amministrazione comunale non nascose il proprio disappunto rivendicando per sé quel ruolo che però fu assegnato al Presidente Schifani che poi delegò l’avv. Scurria. Oggi, forse, in virtù delle recenti intese e del ritrovato amore tra Schifani e il leader di riferimento del Sindaco, quella posizione viene rimessa in gioco attraverso il siluramento di Scurria e l’isolamento della sottosegretaria Siracusano che pare essere stata mantenuta all’oscuro della manovra”.

“Ancora una volta – conclude Antonio De Luca – Messina paga i giochi di potere dei palazzi palermitani in cui un ruolo sostanziale sembra giocare chi, fino a ieri, si stracciava le vesti per far credere di difendere la città dalla “banda cattiva” che governa la regione”.

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