Claudio Ranieri ha parlato del suo momento alla Roma in una intervista al Corriere dello Sport. Il tecnico della Roma svela anche di aver ricevuto altre offerte prima di dire sì al ritorno sulla panchina dei giallorossi.
“Io sono Benjamin Button… Sono emozioni forti, anche perché sono le ultime. È iniziata l’ultima tappa e quando pensi che sia finita, è proprio allora che comincia la salita. Ho capito di essere cambiato all’Olimpico, quando veniva cantato l’inno di Antonello Venditti, io non salivo dal tunnel perché mi commuovevo, mentre adesso riesco a reggere l’emozione e, anzi, il canto dei sessantamila mi dà l’ultima botta d’energia”.
“Negli ultimi mesi ho ricevuto più richieste che dopo il trionfo col Leicester. Quando mi sono accorto che c’era ancora voglia di Ranieri, la voglia è tornata pure a me, ma sapevo che l’avrei fatto solo per due squadre, Cagliari e Roma. Mi hanno tirato giù dall’Aventino. Quel lunedì di novembre, mi telefonò Ghisolfi per dirmi che i Friedkin volevano parlarmi. Sono partito subito per Londra. Avevano appena esonerato Juric, chiamano me e che pensiero posso mai fare? Claudio, si ricomincia. Ho capito i Friedkin, hanno voglia di fare bene, di riportare in alto la Roma. Non parlano in pubblico? Gli americani sono fatti così, affidano i compiti alle persone che scelgono e se non vanno bene le cambiano”.