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Musk prepara lo sbarco nell’hotellerie italiana: Taormina tra le top cities nel mirino

Attenzione alle prossime mosse di Elon Musk, il miliardario americano proprietario di Tesla, SpaceX e Neuralink, uno degli uomini più ricchi del mondo con un patrimonio clamoroso, superiore ai 400 miliardi di dollari. Musk non ha limiti, può tutto e vuole altrettanto tutto ciò che i comuni mortali possono desiderare. Lui può permettersi ogni cosa con estrema facilità. Così si fanno sempre più insistenti i rumors che tra i futuri investimenti, in un tempo non troppo lontano, profetizzano lo sbarco di Musk nel settore dell’hotellerie di lusso. In Europa la sua “terra promessa” è l’Italia, ed è qui che l’imprenditore sudafricano con cittadinanza canadese naturalizzato statunitense potrebbe decidere di dare l’assalto alle più rinomate strutture dell’ospitalità di alto livello del Paese.

I numeri sono impressionanti: in Italia si contano 30 mila hotel, per un valore complessivo di 100 miliardi di euro. Praticamente il valore dell’intero settore è pari ad un quarto del patrimonio di Musk, che per assurdo potrebbe comprare tutto e conservare gran parte dei suoi averi. Ovviamente non è così che andranno le cose ma l’interesse di Musk potrebbe concentrarsi sulle top cities del turismo del Bel Paese, le località più rinomate dell’industria dell’hospitality, con una serie di operazioni mirate. Un modo anche per diversificare i suoi investimenti ed ottenere, al contempo, un’ulteriore fonte di grande visibilità. Si sa che il turismo è imbattibile in tal senso ed il ritorno d’immagine è un elemento fondamentale per uno come Elon Musk.

Tra le destinazioni nel mirino ci sarebbero Milano, Firenze, Venezia, Roma, Napoli, Capri e Taormina. I “santuari” imperdibili e più celebrati, insomma, del turismo italiano. Luoghi conosciuti e ammirati ovunque per la loro grande bellezza, metropoli e città d’arte, territori con importanti potenzialità nel settore dell’hotellerie e della ristorazione, con una vocazione ad essere dei crocevia del mondo e a deliziare la clientela con la propria cucina. Il resto lo fanno la storia, l’arte e la cultura, il patrimonio architettonico e paesaggistico.

Taormina si troverebbe a pieno titolo nel carrello dello shopping: è la capitale siciliana del turismo ed è anche la città più desiderata del turismo nel Mezzogiorno. Una delle destinazione principali delle vacanze degli americani in Italia. Gli statunitensi ormai da queste parti hanno issato la propria bandiera, diventando per distacco il primo mercato turistico ed è un trend che promette di confermarsi e rafforzarsi ulteriormente nel 2025.

Ora è il momento di Musk, che potrebbe decidere di rompere gli indugi e sbarcare in Italia di gran carriera con i suoi investimenti anche nel turismo, sull’onda travolgente di una forza economica straripante, una capacità di spesa pazzesca che non teme concorrenza.

L’amicizia con il premier italiano Giorgia Meloni, che spingerebbe Musk ad investire in Italia è un altro elemento di non secondario conto, da tenere fortemente in considerazione.

In fondo, sembra un pò di avvolgere il nastro e tornare ai tempi in cui nel 2018 si cominciava a parlare dello sbarco in Italia di Bernard Arnault. “Non c’è nulla vero”, si ostinava a dire qualcuno e, invece, Lvmh acquisì allora la catena alberghiera internazionale Belmond per 2,6 miliardi di dollari, rafforzando così il suo ruolo proprio nel mondo dell’ospitalità di alta gamma.

E negli anni successivi, quando anche e soprattutto TN24 ha anticipato i grandi investimenti di monsieur Louis Vuitton da queste parti, c’era ancora chi profetizzava soprattutto: “Arnault non arriverà mai a Taormina, ha soltanto comprato due hotel qui perché erano nel portfolio complessivo dell’operazione Belmond”. “E’ impossibile”, “è impensabile” e poi la storia ha raccontato decisamente tutto un altro film, con Bernard Arnault che da queste parti ci è arrivato eccome, di gran carriera e con straordinaria determinazione. Sarà così anche con Elon Musk? Mai dire mai, Mister Tesla, SpaceX e Neuralink è l’uomo delle missioni impossibili.

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