Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni ed il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sono alcune delle massime autorità che verranno invitate a prendere parte alle celebrazioni dei 70 anni dalla Conferenza di Messina che si svolse l’1 e 2 giugno 1955 nella Città dello Stretto e a Taormina.
Un evento per ricordare quella conferenza si terrà nel 2025 in quelle stesse date e verrà organizzato dalla Regione in collaborazione con i due comuni che furono sede della conferenza.
“Celebreremo la Conferenza di Messina e faremo un bellissimo evento nel quale verranno i Ministri degli Esteri ed importanti personalità dell’Europa”, ha annunciato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. “In occasione della ricorrenza della nascita dell’Europa, che è nata a Taormina e Messina – ha dichiarato il sindaco di Taormina, Cateno De Luca – con Schifani abbiamo parlato di questo e si faranno due giornate importanti. La ricorrenza vedrà la presenza dei personaggi più importanti della politica italiana ed europea, per dare onore ai territori dove è nata l’Europa”.
Non si esclude alle celebrazioni anche la presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella.
La conferenza di Messina si tenne l’1 e 2 giugno 1955, a Messina e Taormina. Fu presieduta dal ministro degli esteri belga Spaak, alla presenza di 6 ministri degli Esteri della CECA con l’obiettivo di studiare e trovare, delle iniziative che potessero far proseguire il processo di integrazione europea avviato nel periodo seguente alla Seconda guerra mondiale. Parteciparono allora i seguenti ministri: Gaetano Martino per l’Italia, Jan Willem Beyen per i Paesi Bassi, Antoine Pinay per la Francia, Joseph Bech per il Lussemburgo, Walter Hallstein per la Repubblica Federale Tedesca e Paul-Henri Spaak per il Belgio.
La conferenza si svolse in un clima non particolarmente felice per la recente bocciatura da parte del Parlamento francese dell’accordo sulla CED (Comunità europea di difesa), proseguì non senza qualche difficoltà nei primi due giorni dei lavori, ma sorprendentemente il terzo giorno alla conclusione della conferenza, venne resa nota quella che viene conosciuta come “dichiarazione di Messina” (ovvero Risoluzione di Messina), attraverso la quale i sei paesi enunciavano una serie di principi e di intenti volti alla creazione della Comunità europea dell’energia atomica (o Euratom) e di quello che diverrà, nel volgere di due anni con la firma dei Trattati di Roma del 1957, il Mercato Europeo Comune (MEC, istituito insieme alla CEE, poi CE ed infine UE). Il processo di integrazione europeo così aveva preso un approccio settoriale e soprattutto di natura prettamente economica.
Spesso nei momenti difficili dei rapporti tra gli stati membri dell’Unione Europea è stato volto lo sguardo e l’attenzione verso quello “spirito di Messina”, che animò la conferenza ed i padri fondatori della Comunità Europea che parteciparono alla stessa.