TAORMINA – Le sanzioni imposte dall’Europa alla Russia e a quasi 2400 persone, ritenute a vario titolo vicine a Vladimir Putin, mettono a dura prova gli equilibri economico-finanziari degli oligarchi e spunta anche una clamorosa operazione immobiliare saltata in extremis, che stava riguardando la Città di Taormina.
Roman Arkadievič Abramovič, l’ex proprietario del Chelsea, secondo quanto appreso da TN24 si sarebbe interessato alla Città di Taormina per un investimento. Figure a lui vicine avrebbero trattato l’acquisizione di un immobile di lusso. La trattativa si è però infranta, praticamente, ad un passo dal traguardo, anche e soprattutto per via delle restrizioni ed i vincoli imposti dall’Europa agli oligarchi russi. Abramovič conosce bene ormai da diversi anni Taormina e qui si era prospettata l’opportunità di fare un affare che non è stato possibile completare.
L’indiscrezione raccolta da TN24 in esclusiva ha trovato conferma nelle parole del responsabile di una nota società di intermediazioni che aveva seguito la trattativa con emissari russi. “Si trattava di una villa di lusso, parliamo di una interlocuzione per un immobile di prestigio, eravamo vicini alla conclusione, poi la guerra in Ucraina e le relative vicende hanno rallentato la definizione, l’affare a questo punto è saltato, non ci sono stati più ulteriori contatti”.
L’acquirente che voleva rilevare una storica villa a Taormina era un magnate russo e si era mosso per uno splendido immobile del valore di circa 15 milioni. “Si trattava di Abramovič”?, abbiamo chiesto alla nostra fonte che per ovvi motivi preferisce non rivelare la sua identità. “Non confermo e non smentisco, è un imprenditore che ha speso tanto nel calcio”, l’eloquente risposta con un sorriso amaro, che si traduce nella conferma. “Sarebbe stata una bella vendita, peccato, è stata una beffa quello che poi è accaduto”.
Abramovič, negli anni ha raggiunto più volte Taormina con il suo yacht, e qui si rese autore di una delle pagine più importanti e rocambolesche della storia recente del calciomercato in Italia e in Europa. Il magnate russo, a quel tempo potente proprietario del Chelsea, nel fine settimana del 2-3 maggio 2009 incontrò a Taormina l’allora tecnico del Milan, Carlo Ancelotti per portarlo sulla panchina dei blues. Un colloquio che doveva rimanere segreto e che, invece, venne raccontato dall’attuale direttore di TN24, Emanuele Cammaroto.
“Ci mancava quella dello yacht di Abramovich a Taormina… State attenti, perché il proprietario del Chelsea mi viene a prendere in elicottero: alzate la testa al cielo”, disse nelle ore successive un imbarazzato Ancelotti, al termine della gara Catania-Milan, nel vano tentativo di smentire o sviare l’eco di quella notizia. Dribbling non riuscito perché poi Ancelotti rescisse il suo contratto con il Milan e il 1 giugno 2009 divenne l’allenatore del Chelsea, con la conferma che l’intesa era stata raggiunta in barca a Taormina.
Le misure restrittive dell’UE relative ad “azioni che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina” hanno colpito duramente Roman Abramovich, che nel 2022 ha venduto il Chelsea per circa 5 miliardi di euro e ancora adesso sta dando battaglia nelle aule di tribunale, dove ha chiesto la cancellazione delle sanzioni e un rimborso da 1 milione di euro. Roman Arkadievič Abramovič, secondo le stime della rivista Forbes, nel 2020 era il 113esimo uomo più ricco al mondo ma tra il 2021 e il 2022 ha visto la sua fortuna drasticamente ridursi da 14,5 a 6,9 miliardi.