TAORMINA – Taormina vede da vicino il record di presenze del 2023 e si appresta così a mandare in archivio il 2024 come un altro anno d’oro per il turismo in città. Lo confermano i numeri dei pernottamenti in città aggiornati al 31 ottobre scorso, come reso noto a TN24 dal presidente dell’Associazione Albergatori Taormina (AAT), Gerardo Schuler.
Il traguardo del milione 350 mila presenze è destinato probabilmente ad essere soltanto sfiorato ma nulla toglie al trend importante del movimento vacanziero nella capitale del turismo siciliano. E’ il momento dei numeri, di un bilancio sulla stagione conclusa ma anche delle previsioni sulle prospettive 2025.
“I dati ufficiali al momento disponibili sono quelli al 31 ottobre 2024 – spiega Schuler a TN24 -, mancano quindi solo quelli di novembre e dicembre, e che incideranno solo in minima parte sulle tendenze complessive ormai delineatesi. Sulla base dei dati cortesemente fornitici dal Servizio Turistico Regionale nel periodo 1 gennaio – 31ottobre 2024 Taormina ha registrato Un milione 293 mila 454 presenze, (1,7% in meno dell’anno record 2023). Il mercato straniero ha mantenuto le stesse presenze del 2023 con 1.146.805 presenze (aumento del 0,19%). La flessione globale dell’1,7% è stata determinata in prima linea dal mercato italiano che ha perso 24.614 presenze (-14,37%) scendendo a costituirel’11% del totale presenze. Il mercato straniero ha prodotto quindi l’89% delle presenze su Taormina. A livello di presenze per nazione, al 31 ottobre scorso gli Stati Uniti si riconfermano al primo posto con 249.217 presenze, che rappresentano il 19% del totale assoluto e il 22% delle presenze straniere. A seguire il Regno Unito (182.395 presenze, 14% del totale). L’Italia al terzo posto con 146.649 presenze (11% del totale)”.
“Per il 2025 si prospetta un ulteriore aumento delle presenze di mercato anglofono, Usa in primis. Le altre variazioni dipenderanno sia dalla imprevedibilità di eventi geopolitici internazionali, sia dai collegamenti aerei. Ma Taormina rimane una destinazione internazionale di grande appeal e il nostro successo continua a dipendere dal volato, e quindi dall’abilità dei gestori aeroportuali siciliani nel continuare a incentivare l’apertura di nuove rotte, quindi di nuovi mercati turistici”.
