TAORMINA – Marcia indietro del Comune di Taormina sul proposito di procedere alla dismissione di Badia Vecchia. Lo ha annunciato il sindaco Cateno De Luca in Consiglio comunale.
“Sulla Badia Vecchia oggi non abbiamo certe necessità, il rapporto che stiamo mutuando non è più di cessione, ma è quella di valorizzazione e co-gestione, lasciando in capo all’ente una gestione complessiva nell’ambito di una strategia più vasta. Oggi siamo in un’altra fase, dove non è necessario, quindi, questo sacrificio. Io per primo non sono per valorizzare in termini di cessione, tranne dove la cosa ha un senso.
“Per La Giara e l’Ufficio Tributi, dove il precedente sindaco ed io stavamo rischiando un processo per l’inadeguatezza dei locali e per quella che è la spesa per sistemarla, la cessione al Parco archeologico di Naxos-Taormina per farne una scuola di archeologia, la vediamo strategica. Non è un’operazione semplicemente economico-finanziario ma consentirà al Parco di investire in termini di risorse per metterlo a norma e renderlo compatibile con quella finalità. Noi con quei 6-7 milioni di valutazione per la cessione potremo investire non per pagare debiti ma per valorizzare il patrimonio”, ha poi aggiunto De Luca.
La Badia Vecchia esce dalla prospettiva della vendita e questa è una buona notizia che fa seguito anche o soprattutto alla battaglia di TaorminaNews24, che aveva considerato la dismissione una scelta totalmente errata.
A questo punto, il rovescio della medaglia è che il bene sembra destinato ad entrare nella prospettiva al momento piuttosto enigmatica della strategia di “valorizzazione del patrimonio” mediante la creazione di nuove società e nello specifico nel contesto di una partecipata ad hoc per la gestione dei beni comunali. Si va verso lo “schema Messina”: uno scenario da capire ma soprattutto da valutare.