HomePolitica"Intitoliamo un parco giochi di Taormina a Francesca Gullotta"

“Intitoliamo un parco giochi di Taormina a Francesca Gullotta”

TAORMINA – La Città di Taormina renderà omaggio alla memoria di Francesca Gullotta intitolandole il parco giochi di Via Wilhelm Von Gloeden. Tutto parte da una proposta presentata in Consiglio comunale dal consigliere, prof. Marcello Passalacqua.

“La realizzazione del Parco giochi in piazza Von Gloeden – spiega il prof. Passalacqua – è un’iniziativa che si deve all’allora assessore Francesca Gullotta. La nostra cara Francesca è stata un’amica di tutti e voleva arredare una zona di Taormina con un parco giochi per bambini, arricchendo questo spazio poi nel tempo con altri giochi, ci teneva e si è prodigata personalmente, anche economicamente di tasca propria, per accelerare l’iter. Purtroppo non ha potuto portare avanti le fasi successive per via della sua scomparsa. Oggi è un obbligo morale di tutti concentrarsi e dedicare attenzione ad una proposta che è giusto attuare per rendere omaggio a Francesca”.

“Credo si debba ricordare Francesca intitolandole questo parco giochi alla Chiusa, in via Von Gloeden, mettendo una targa con il suo nome nel muro antistante l’area. E questo va anche al di là del fatto che ci abbia lasciato dopo aver affrontato una grande sofferenza sopportata con estrema dignità. Dobbiamo ricordare il personaggio, l’insegnante, l’amica e l’amministratore che si è sempre spesa in maniera disinteressata, propositiva e onesta per la Città di Taormina”.

Francesca Gullotta se n’è andata il 3 marzo 2024 ma il suo ricordo rimane vivo nel cuore della comunità di Taormina. Insegnante, vicesindaco ed assessore alla Cultura del Comune di Taormina, ma soprattutto una persona di raro garbo e profondo spessore umano, la prof.ssa Gullotta ha lasciato qui un segno indelebile. La proposta avanzata da Marcello Passalacqua è del tutto condivisibile. Interpreta in termini corretti l’affetto e la considerazione che la città avrà sempre per questa donna, un sentimento collettivo che unisce tutti e merita di tradursi in un atto di riconoscenza: l’intitolazione di un pezzo di città a Francesca.

Vogliamo pensare che lei probabilmente, lassù, da qualche parte, non sarà d’accordo con Marcello Passalacqua e neanche con questa nostra sottolineatura dell’iniziativa. Non vorrebbe che si arrivi a tanto, trincerandosi nella nobile declinazione della sua sincera umiltà. Direbbe: “No, non è necessario”. E invece è giusto e doveroso far conoscere ai bambini di oggi, che saranno gli uomini del domani, il nome ed il cognome di una donna che si è spesa con il cuore per gli altri, si è occupata dei problemi del suo tempo e ha dato la propria vita, sino alle sue ultime energie, per migliorare la realtà delle cose e delle persone.

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