TAORMINA – La Corte di Giustizia Tributaria di primo grado di Messina condanna il Comune di Taormina all’annullamento degli atti impositivi Imu e Tari. Con il pronunciamento della Corte è stato accolto il ricorso proposto dall’avv. Giuseppe Perdichizzi e sono stati annullati gli atti impugnati.
Il Collegio della Sezione n.8 della Corte di Giustizia si è riunito per trattare un ricorso che era stato depositato nei confronti del Comune di Taormina il 18 giugno scorso.
La Corte ha annullato gli atti impugnati e condanna il Comune di Taormina al pagamento delle spese processuali in favore del ricorrente, da liquidarsi in Euro 1.400, oltre alle spese generali quantificate nella misura del 15% ed Iva e Cpa come per legge. Nel caso specifico si tratta di uno dei tre dispositivi delle sentenze, su ricorsi presentati dal legale taorminese, concernenti accertamenti Imu ma anche Tari. E’ pendente anche un ulteriore contesa sull’Imu, con relativo ricorso nel quale l’avv. Perdichizzi ha richiesto la responsabilità del Comune per lite temeraria e conseguente risarcimento danni.
“La condotta vessatoria di cui avevo più volte parlato, nei confronti dei contribuenti, ha trovato una risposta significativa ed importante, nella sede preposta. Si è giunti ad una conclusione nelle sentenze emesse nei giorni scorsi dalla Corte di giustizia tributaria di Messina – spiega l’avv. Perdichizzi -. Queste sentenze accolgono i ricorsi da me presentati e condannano il Comune a pagare le spese legali. Si tratta di uno spreco di denaro pubblico che non ha una logica e che dovrà fare riflettere. Il Comune dovrà pagare più del doppio di quanto richiedeva. Ho sollecitato numerose volte la revoca autonoma degli atti ma così non è stato e il tribunale mi ha dato ragione. Ora che la questione è finita nel campo politico, mi auguro che il sindaco faccia un’analisi della situazione in Sud chiama Nord e che, al di là anche di questa vicenda, possa trarre le opportune conclusioni sulla necessità di rivedere l’assetto dei suoi più stretti collaboratori. Qualcuno sta disinformando il sindaco sulla situazione reale e sugli eventi che si sono susseguiti durante la sua assenza. Mi auguro che questa volta il sindaco intervenga sia politicamente che amministrativamente”.
“Continuando su questa strada – conclude l’avv. Perdichizzi -, l’eccessiva spesa legale e i continui contenziosi che si instaurano rischiano di esporre Taormina al pericolo di un altro dissesto. La riscossione è un diritto del Comune e deve essere esercitata nel rispetto delle leggi e dei regolamenti, seguendo il principio della buona amministrazione. Ho già sollevato questa questione anche all’interno del partito Sud Chiama Nord. Informerò il sindaco De Luca di quello che sta accadendo e spero che la sua pronta azione possa essere in grado di arginare qualsiasi forma di ostinazione dettata da personalismi che rischiano di portare poi a questi risultati, a danno di Sud chiama Nord e soprattutto del Comune di Taormina”.