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Passalacqua (con Gaberscek e Carpita) lascia “Noi Taormina”: “Addio, ognuno va per la propria strada”

TAORMINA – Scossone importante tra i banchi del Consiglio comunale di Taormina e la novità politica arriva dai banchi del Consiglio comunale. Marcello Passalacqua annuncia l’addio al gruppo “Noi Taormina” e dichiara, di fatto, conclusa l’esperienza politica della coalizione che alle ultime elezioni Amministrative aveva sfidato l’attuale maggioranza del sindaco Cateno De Luca. Passalacqua rompe con l’aggregazione dell’ex sindaco Mario Bolognari e va per la sua strada. Insieme a lui anche i consiglieri Lucia Gaberscek e Andrea Carpita. I tre consiglieri si smarcano e così avviano un nuovo percorso politico, indipendente. Già il 22 luglio scorso c’era stato anche l’addio della consigliera Maria Rita Sabato in aula a “Noi Taormina”.

“I tempi e le situazioni per fare questa comunicazione sono ormai maturi – spiega il prof. Passalacqua – e allora faccio una breve dichiarazione che avrei voluto non fare mai. A partire da questo momento il gruppo consiliare “Noi Taormina” non rappresenterà più la piattaforma politica Noi Taormina. Questa è stata una decisione sofferta, discussa tra noi, che abbiamo voluto evitare prima e abbiamo cercato di procrastinare nel tempo. Ma evidentemente i tempi sono ormai maturi affinché qualcuno vada per la propria strada. Questo non significa un avvicinamento alla maggioranza e nemmeno avvicinarsi ad altre piattaforme politiche presenti a Taormina. Questo significa essere indipendenti e costruire un’opposizione fatta non sul preconcetto e sul partito preso ma sui contenuti. Non ci rivediamo più nella filosofia del gruppo Taormina, che probabilmente a sua volta non si è mai rivisto nelle nostre posizioni. E’ un addio senza polemica, i panni sporchi si lavano in famiglia e siamo ovviamente disposti con i vertici di Noi Taormina a chiarire questa nostra posizione. I principi, la coscienza, l’onestà intellettuale, l’etica e la coscienza sono parole desuete nel mondo politico, dove si assiste a tutto e al contrario di tutto, ma su questi principi non siamo disposti a scendere a patti”.

“Sarò un “alieno” – prosegue Passalacqua – ma dietro la politica penso che ci debbano stare uomini con la “U” maiuscola, altrimenti non si può fare politica o parlare di politica. Bisogna fare l’interesse della collettività ed è importante altrimenti la politica diventerebbe una recita e una squallido teatrino gestito da pochi burattinai i quali gestiscono il pensiero di tanti burattini. Sono stanco di vivere la mia vita relazionale e privata mettendomi a confronto con maggiordomi e yes man. Ho avuto una vita lavorativa soddisfacente, perché mi è stata data la possibilità di aiutare la gente ed è la cosa più bella che un uomo possa fare ma ho anche incontrato, e sempre più ne incontro, gente che non merita di stare dove sta. Ho incontrato “burattini” e “camerieri” e qui mi riferisco non alla professione dei camerieri ma di quelli che allungano sempre la mano per chiedere qualcosa. Ho incontrato tanti yes man e sono tra gli ultimi arrivati in politica e cerco di farla con coscienza e spirito civico”.

“Meglio sbagliare da soli ma assumendosi sempre la responsabilità di ciò che si fa, che essere asserviti a diktat e verità assolute poste da altri su un piatto d’argento che non si possono condividere. In giro si vedono doppio-giochi, finte amicizie e ritorsioni. Io ho ancora uno spirito di ragazzino, non accetto i compromessi e la falsità. La mia dichiarazione, anzi la nostra perché è condivisa da Gaberscek e Carpita, è netta e irreversibile”.

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