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De Luca: “Merito all’OSL per il lavoro svolto sul dissesto. Salva Taormina è stato poi decisivo”

TAORMINA – “Quando ci siamo insediati al governo della Città di Taormina abbiamo chiesto un confronto all’OSL, chiedendo quale fosse il percorso più opportuno, a loro avviso, da intraprendere per uscire al più presto dal dissesto in relazione alla situazione che era già stata esaminata. Ci è stato posto lo scoglio Impregilo e lo abbiamo affrontato insieme”. Queste le parole del sindaco di Taormina, Cateno De Luca, nella conferenza stampa di commiato della Commissione Liquidatoria, che lascia Taormina dopo l’avvenuta conclusione del dissesto.

“L’organismo liquidatorio merita la nostra stima e il nostro ringraziamento, ha svolto un lavoro importante, anche in termini temporali da record. Nel nostro primo incontro la Commissione ci ha detto che si poteva arrivare ad una soluzione definitiva sul caso Impregilo – spiega De Luca – ponendo, da parte loro una questione corretta: avendo cioè la certezza delle somme a disposizione. Eravamo a fine giugno, abbiamo elaborato il Salva Taormina, poi approvato il 30 luglio 2023, e noi la somma l’abbiamo recuperata attraverso il Salva Taormina, che aveva l’obiettivo di trovare e mettere in pratica la soluzione che era stata discussa con l’organismo. Era legittimo e corretto uscire al più presto dal dissesto, dovevamo fare anche noi la nostra parte, come deve fare una buona Amministrazione, e prenderci la responsabilità di mettere la Commissione nelle condizioni di chiudere il dissesto. Negli anni l’azione di recupero messa in campo dall’organismo avrebbe portato ad un incasso naturale da un lato e ad un tentativo di chiudere un percorso dall’altro, ma l’ostacolo era realmente rappresentato da due contenziosi importanti: uno era quello Impregilo e l’altro da 7 milioni. La preoccupazione era di chiudere il dissesto ma anche di fare un consolidamento pluriennale, perché spesso ci sono Comuni che escono dal dissesto ma non hanno capacità, dopo pochi anni o persino mesi, di affrontare dei contenziosi che fanno saltare di nuovo il bilancio. Noi abbiamo messo a disposizione una cifra fondamentale per consentire alla Commissione di chiudere il lodo Impregilo. Siamo partiti da lì, era quello il nodo da sciogliere ed è stata fatta una manovra importante, anche in termini di sacrificio ma che ha portato al risultato di riportare il Comune in bonis e sono state anche poste le basi per consolidare l’ente rispetto al saldo della situazione dissestuale”. Il saldo ci mette nelle condizioni di affrontare anche le vicende non chiuse, mi riferisco quindi alla possibilità di avremo somme accantonate per le procedure a cui ancora dover fare fronte”.

“Dovremo individuare altri 2 milioni per chiudere la partita. Vogliamo chiudere l’anno pagando tutti i debiti. Cioè la parte residua, nella quale c’è il contenzioso da 7 milioni per i terreni della ex piscina, tra le somme rimaste del dissesto e che sono state accantonate e quelle che mancano e sulle quali stiamo lavorando, dovranno portarci a chiudere tutto. E’ un’incombenza importante anche perché ogni giorno che passa è danno erariale e gli interessi corrono. Ci troviamo ormai di fronte ad alcuni contenziosi dove il 10% è rappresentato dalla sorte capitale originaria e il 90% riguarda gli interesse maturati. E quando si chiude un dissesto la Corte Costituzionale ha stabilito che i creditori hanno diritto a rivendicare gli interessi da quando si è bloccato tutto con lo scudo del dissesto e ciò impone di sommare anche gli interessi maturati per le partite che non è stato possibile chiudere”.

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