TAORMINA – La strada verso il voto a Taormina è lunga e lo è diventata ancora di più adesso che Cateno De Luca ha rinunciato (forse) alla candidatura alla presidenza della Regione, eppure da una parte e dall’altra la contesa di posizionamento è già iniziata da un pezzo. E dall’avv. Giuseppe Perdichizzi, fondatore della Lega Siciliana e iscritto a Sud chiama Nord, arriva un segnale a De Luca, che viene invitato a puntare per il partito a Taormina – e, di riflesso, per la sua successione – sull’attuale presidente del Consiglio, Pinuccio Composto.
“La Lega Siciliana – spiega Perdichizzi – sostiene e riconosce come leader di Sud chiama Nord solo il sindaco di Taormina, Cateno De Luca e riteniamo che si debba combattere, senza se e senza ma, quella logica dei maggiordomi che stanno allontanando gli elettori dal partito. Le decisioni avranno prese al più presto, a Taormina il presidente del Consiglio, Pinuccio Composto, è la massima espressione politica e rappresentativa del partito, l’unico con capacità umana e politica in grado di mediare e farsi interprete della nobile arte delle politica a Taormina”.
Perdichizzi ha poi lanciato un appello a De Luca a riorganizzare il movimento: “Gli yes man non aiutano il leader ma stabilizzano solo le loro posizioni, pronti a tradire in qualsiasi momento. De Luca si liberi di questi yes man e dia un segnale forte. L’apertura a destra è una svolta che è nella logica delle cose. Non si può ancora immaginare a Sud chiama Nord abbracciato al PD e al M5S in una morsa mortale che vanifica e delude la natura di un movimento a trazione siculo meridionale, pronto a prendere il governatorato della Sicilia. Una lega siciliana pronta ad aprire la strada della indipendenza statutaria della Sicilia in una Italia federale. Questo è l’argomento politico da contrapporre a Calderoli. Una Sicilia zona franca libera dai vincoli europei. C’è da augurarsi che questo partito nella stagione congressuale dibatta su questi temi. Una deriva che emuli nostalgie pentastellate in salsa precotta non fa bene a De Luca. De Luca sa benissimo che le geometrie politiche ormai sono superate bisogna tornate ai territori e alle necessità dei propri cittadini, la Sicilia, finita la stagione Schifani non può più aspettare. De Luca si concentri su Taormina intanto“.
“De Luca – conclude Perdichizzi – deve realizzare che ha bisogno di soldati veri, non di presuntuosi generali e maggiordomi che fanno terra bruciata alle sue spalle, incoraggiando la diaspora da Sud chiama Nord”.