Negli ultimi mesi il dibattito sull’immigrazione nell’Unione europea si è notevolmente scaldato. Politici di estrema destra in Francia, Germania, Ungheria e non solo hanno indicato nell’arrivo di migranti definito “senza precedenti” una minaccia alla sicurezza e all’identità europea.
Berlino ha introdotto nuovi controlli alle frontiere, Budapest ha minacciato di inviare pullman di migranti a Bruxelles per dimostrare all’Ue l’apparente urgenza del problema e il primo ministro spagnolo ha elaborato accordi con i leader africani per cercare di arginare il flusso di persone.
Tuttavia, nonostante la retorica e le varie misure difensive, i dati ufficiali mostrano che nei primi otto mesi di quest’anno la migrazione non autorizzata verso l’Ue è diminuita in modo significativo.
Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni delle Nazioni Unite, gli attraversamenti irregolari delle frontiere meridionali dell’Ue – che di solito rappresentano la maggior parte di questo tipo di migrazione – sono diminuiti del 35 per cento da gennaio ad agosto.