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Non solo Armani: Taormina alza gli affitti e altri top brand dicono no

TAORMINA – Tecnicamente lo chiamano “effetto domino” ed è quello che si sta innescando in questa fase a Taormina, dove i big del lusso continuano a sondare l’opportunità di entrare nel salotto di Corso Umberto con l’apertura di una loro boutique ma ora arriva una significativa frenata a fronte delle richieste di affitto ritenute eccessive.

I proprietari di immobili alzano le pretese e i big del lusso non gradiscono. Al netto – ribadiamolo – delle capacità economiche importanti dei vari colossi, si registra in sostanza un braccio di ferro che si traduce in una questione di principio. Da una parte il tentativo di speculare sui prezzi, dall’altro un approccio che non viene gradito dalle aziende che vorrebbero avviare una loro attività in questo territorio. Da qui “l’effetto domino” perché – come anticipato da TN24 – Armani era pronto ad aprire a Taormina ma almeno per il momento ha rivisto i suoi piani e ha fatto una scelta importante (a nostro avviso condivisibile) e adesso anche altri giganti del lusso stanno mostrando le stesse perplessità.

Secondo quanto appreso da T2N4 almeno altri due big internazionali del pianeta luxury avrebbero “congelato” l’opportunità di un’apertura a Taormina. Si interrompono le trattative e anche in questo caso il motivo è sempre lo stesso: le richieste ritenute eccessive da parte dei proprietari di immobili. Il copione non cambia, il dialogo tra le parti si blocca e la quadra che non si trova perché Taormina è bella e meravigliosa, ma quando ci si siede a parlare di numeri e redditività dell’operazione, non c’è poesia che tenga. A certi livelli si ragiona con i numeri e il gioco deve valere la candela.

Attenzione perché lo scenario diventa tutto da seguire e l’esito di queste dinamiche di mercato può diventare uno spartiacque per il futuro di Taormina. Di certo è una partita che vede “spettatori” i pochi sopravvissuti dell’imprenditoria locale, perché le cifre stellari li tagliano fuori dal discorso e il confronto in atto è anche e soprattutto tra i proprietari, che vogliono far valere la loro legge di mercato, e i colossi del lusso, che non ci stanno a farsi spremere. Vediamo se prevarrà il buon senso e se si troverà un punto di equilibrio, se avrà la meglio il peso dei colossi o se invece avrà la meglio la dura legge del “…qui siamo a Taormina, così è si va pare…“. Si aprano le danze.

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