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A Taormina il sindaco mette alla porta Lo Presti e Puglisi ma loro non mollano

TAORMINA – Il benservito era stato preannunciato pubblicamente lo scorso luglio sul palco di un comizio e adesso il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, passa agli atti formali e, di fatto, toglie a Daniele Lo Presti e Massimo Puglisi i ruoli di responsabili di Area, rispettivamente, della Polizia locale e dell’Ufficio Tecnica.

L’incarico apicale di E.Q. (Elevata Qualificazione, ndr), ad interim, dell’Area denominata “Area Amministrativa – Affari Generale Servizi Sociali e Demografici – Servizio di Polizia Locale” va al segretario generale Giuseppe Bartorilla. E nelle stesse ore l’ing. Vincenzo Barbagallo riceve, a sua volta, l’incarico di E.Q. dell’Area Tecnica. I due decreti firmati dal sindaco mettono nero su bianco la linea dura che era stata anticipata da De Luca nei mesi scorsi, quando aveva fatto sapere pubblicamente che i due funzionari “non godono più” “della sua “fiducia”.

E adesso? De Luca passa ai fatti e con un doppio atto di forza mette alla porta i due indesiderati funzionari. Non può cacciarli, quindi li demansiona. E tuttavia, almeno per il momento, rimarranno entrambi in servizio al Comune di Taormina. Anzi potrebbero decidere entrambi di rimanere ancora per un bel pò.

Puglisi non sembra avere nessuna intenzione di trasferirsi o di indaffararsi a cercare altre soluzioni e lo scenario più probabile sembra, anzi, quello di una permanenza a Taormina anche in questa nuova condizione che non lo vede più alla guida dell’Area Tecnica. Non sembra preoccuparsi, insomma, più di tanto della prospettiva di rimanere anche in una sostanziale condizione di “impiegato semplice” e forse considerando le responsabilità che si è preso da tanti anni a questa parte Puglisi si è paradossalmente liberato di un “peso” in Comune dove la carenza di organico ha reso estremamente difficile tutto il lavoro dell’Ufficio Tecnico. Il dissesto ha bloccato nuove assunzioni e anche dopo l’uscita dal dissesto, ancora per un pò, non sarà possibile integrare altre unità lavorative. Puglisi, insomma, è pronto a restare e ad aspettare a Taormina il momento del pensionamento, con la stessa calma olimpionica, la flemma e la capacità pugilistica di “incassatore”, che gli è valsa di recente una pubblica levata di scudi a sua difesa da parte dei tecnici taorminesi.

Decisamente più spinosa si preannuncia la vicenda Lo Presti. Il professionista ha ancora una lunga carriera davanti a sé. Diventato Comandante della Polizia locale a Taormina alla giovane età di 41 anni, dopo l’importante esperienza a Milano e poi anche alla Città Metropolitana, e sempre a Taormina da vicecomandante nell’era Pappalardo, ora si ritrova in una posizione scomoda. A soli due anni dalla sua nomina a Comandante, “Rambo” Lo Presti fa i conti con il paradosso di un Corpo di Polizia locale destinato a non avere più la figura di un Comandante. Peggio ancora, un Corpo di PL che diventerà Servizio di PL., con la nomina del segretario Bartorilla come responsabile di area che si traduce nel timbro messo da De Luca per spingere Lo Presti all’addio al palazzo municipale.

Lo Presti sarà assente per altri 30 giorni di congedo parentale e dovrebbe rientrare così ad ottobre in servizio. Poi, stavolta, a ottobre tornerà e – a meno di improvvise novità su altri fronti professionali – potrebbe decidere di giocarsi le sue carte rimanendo in servizio a Taormina e valutando le eventuali azioni a tutela della sua posizione, in un contesto dove comunque rimane il più in alto in grado tra i dipendenti della Polizia locale. Il bivio finale della vicenda potrebbe arrivare quando, tra non molto, verrà formalizzata la nomina del responsabile del servizio. In pratica Bartorilla è stato nominato dirigente per la Polizia locale e ora verrà scelto colui che dovrà organizzare sul piano operativo i servizi degli agenti. Ed è qui che Lo Presti aspetterà “al varco” l’Amministrazione facendo leva sulla sua posizione di Commissario e funzionario di Polizia locale rispetto ai suoi colleghi ispettori capo. L’idea dell’Amministrazione sarebbe quella di affidarsi, invece, all’attuale vicecomandante Giuseppe Cacopardo. E allora si va verso un autunno di “fuoco” per la Polizia locale e soprattutto verso la resa dei conti tra sindaco e Comandante. Rambo contro Scateno, la contesa prosegue.

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