TAORMINA – Rieccolo, Cateno De Luca riscopre il rito delle dirette social e sabato 27 luglio 2024 si riprende la scena a Taormina. Avvolge il nastro e dopo lunghi mesi trascorsi in giro per l’Italia si rimette la fascia, rispolvera la faccia del sindaco sceriffo e preannuncia un agosto torrido a suon di blitz.
De Luca prova, dunque, a tornare a fare breccia negli umori incupiti e negli animi delusi di quella città che gli ha consegnato le chiavi nel 2023 a furore di popolo e poi gli ha recapitato una sonora strigliata alle Europee, con una percentuale di consensi scesa in 12 mesi dal 65% al 37%.
De Luca ha rivendicato in settimana la sua azione politica sull’avvenuta chiusura del dissesto, riaccendendo anche lo scontro con il suo predecessore. Ora dà il via all‘”Operazione Spiagge” con due ordinanze in pochi giorni e l’idea di rilanciare la sua immagine nella Taormina che non ha gradito le sue assenze. E’ una mossa che si traduce nell'”Operazione Simpatia” che non a caso avevamo “profetizzato” nei giorni scorsi.
E allora il primo cittadino, sulla scorta di due ordinanze emesse in pochi giorni, torna a caricare come un’estate fa. Riparte dalle spiagge taorminesi, dove ormai si vede di tutto e di più da tempo immemore e chiunque si considera padrone del vapore. Il sindaco fiuta lo scenario perfetto, nell’immediato, per riaccendere il clima e si affida ad un tema che era stato uno dei cavalli di battaglia dei primi mesi di governo a Taormina. In tenuta da bagnante, De Luca si è presentato di buon mattino a Mazzarò, accompagnato dal vicesindaco Antonio Lo Monaco, con il presidente di Asm, Giuseppe Campagna, i consiglieri del CdA Asm, Pietro Picciolo e Davide La Rosa, ed il consigliere comunale Antonio Gullotta.

“Vogliamo fare sull’utilizzo delle spiagge ed anche circa il rapporto tra le concessioni date ai privati, cioè i lidi, e lo spazio per il pubblico con le spiagge libere. Il tema è spinoso, a Taormina si discute da tempo sulla convivenza tra i privati e la pubblica fruizione delle spiagge. Abbiamo fatto intanto due ordinanze, una del 20 luglio e ieri ne abbiamo fatto una integrativa per disciplinare alcuni aspetti in maniera più puntuale. All’Asm abbiamo dato disposizione di occuparsi della pulizia delle spiagge, dell’area che riguarda il Demanio Marittimo. In Sicilia la stagione balneare inizia il 1 maggio e si chiude il 31 ottobre. Gli spazi quindi possono e devono essere attrezzati e vanno soprattutto garantiti i servizi. Va garantita la balneazione in modo decoroso. Abbiamo messo dei raccoglitori con delle isole apposite e ordinato ad Asm che i contenitori devono essere svuotati quattro volte al giorno, alle 6 di mattina, alle 11, alle 15 e alle 19. E’ uno sforzo importante. Mazzeo è diventata bandiera blu, a Mazzarò ora vogliamo fare la stessa cosa e ci proveremo per il prossimo anno. Soprattutto abbiamo messo mano alla questione delle barche, in un contesto in cui lo spazio per il pubblico si è ridotto al minimo. Da lunedì mattina, quindi intanto avviso i naviganti, se tutto ciò che ho visto a Mazzarò non sarà disciplinato da regolare concessione, non ci sarà più. Lasciare unità in sosta sulle aree demaniali marittime non si può fare. Attenzione anche a chi lascia incustoditi dalle 21 alle 9 ombrelloni, sedie, tavolini, tende e altre attrezzature, mi riferisco quindi all’abitudine di chi si va a segnare il posto, come se fosse proprietà privata. A Santa Teresa di Riva, quando ero sindaco lì, nel 2012 c’era stata una lite tra bagnanti ed era finita quasi a coltellate, tra soggetti che avevano pure portato dei blocchi di cemento per tenere fermi i propri ombrelloni, e la spiaggia veniva considerata “proprietà privata”. E così, una mattina, ho fatto sequestrare 700 ombrelloni. Pensavano forse che scherzassi, ma la violazione delle norme che disciplinano il Demanio. E dopo il sequestro dissi ai proprietari: “Venite al Comune a ritirare gli ombrelloni, sarete identificati e denunciati”. Nessuno si è presentato. E allora l’ombrellone si pianta di mattina ma quando si torna a casa si toglie. L’arenile va lasciato libero. Il segnaposto non può funzionare, non deve esistere”. Tutto quello che troveremo in spiaggia sarà sequestrato e l’autore delle violazione sarà multato e denunciato”.

Poi De Luca annuncia anche una stretta su Mazzeo: “Evitiamo le sceneggiate dell’anno scorso, a Mazzeo, dove stava finendo a coltellate E due giorni prima di ferragosto c’erano accampamenti con le cucine e le bombole. Come metterete piede, ve le faremo smontare. E scatteranno le denunce”.
Si va, insomma, verso un agosto di controlli, e un dettaglio che non passa inosservato è che stavolta sono cambiati i co-protagonisti: nel 2023 c’era la Polizia locale, stavolta scende in campo l’Asm, che nel frattempo è diventata anche titolare del servizio di raccolta rifiuti. De Luca lancia pure un avvertimento alla Capitaneria di Porto sulle spiagge libere che sono state “colonnizzate” dai privati ma questo è un capitolo a cui dedicheremo un altro approfondimento.
Il dato di fatto è che al tramonto di luglio, De Luca forse ha capito che deve tornare ad essere presente e a fare il sindaco, al di là delle valutazioni che poi farà la gente. Ha deciso di tirare un freno sui tanti, troppi, tour politici a ritmi forsennati che lo hanno tenuto lontano da Taormina e hanno soprattutto messo a repentaglio la sua salute, mentre colonnelli e aficionados d’annata lo incitavano al grido di “adelante Cateno” e lo mandavano a spremersi come un limone. Il progetto politico nazionale è un capitolo chiuso o perlomeno relegato sullo sfondo, per le ambizioni palermitane c’è tempo, e così il sindaco si rituffa su Taormina. De Luca sa che non sarà semplice riprendersi le simpatie di quei tanti elettori che si sentono delusi o traditi, ma è anche consapevole di potersi giocare le sue carte: lo sa che dall’altra parte, in città, ad oggi c’è il deserto dei tartari, non esiste un leader di opposizione né una parvenza di figura carismatica che possa compattare le fila e organizzare una risposta adeguata, non esiste uno straccio di schieramento alternativo all’attuale maggioranza. De Luca accende i motori, affonda la lama nel burro del campo nemico e cavalca quel vuoto totale per riprendere terreno. One man show, Cateno is back.