L’accordo tra Italia e Albania sui migranti ha scatenato la rabbia tra i deputati dell’opposizione albanese, che hanno interrotto l’apertura della sessione del Parlamento di giovedì. La sicurezza ha bloccato l’ingresso all’edificio del Parlamento ai deputati del Partito democratico, all’opposizione, protagonisti nelle scorse settimane di alcuni episodi di violenza all’interno dell’Assemblea. Questo ha dato il via a un momento di forte attrito e i deputati di centro destra del Partito democratico hanno a loro volta bloccato l’accesso all’aula ai loro colleghi del Partito socialista. Alla fine questi ultimi hanno dovuto usare un’entrata secondaria.
All’interno dell’aula l’opposizione non ha potuto ammassare le sedie al centro della sala come di consueto negli ultimi tempi, ma hanno comunque acceso alcuni razzi e fatto rumore per disturbare la sessione. Il Parlamento avrebbe dovuto votare il controverso accordo sull’immigrazione con l’Italia, ma il presidente della Camera Lindita Nikolla ha rimosso il punto dall’ordine del giorno dopo che mercoledì la Corte costituzionale ne ha sospeso la ratifica.
La sessione è durata circa 10 minuti e alcuni progetti di legge sono stati approvati velocemente dal partito del primo ministro Edi Rama prima dell’inizio dei disordini. I socialisti detengono 74 dei 140 seggi del Parlamento, sufficienti per approvare la maggior parte delle leggi. La Corte costituzionale albanese ha annunciato la sospensione della ratifica dell’accordo sui migranti dopo che l’opposizione ha presentato un ricorso sostenendo che l’accordo viola la Costituzione e le convenzioni internazionali ratificate dall’Albania. Due ricorsi separati sono stati presentati dal Partito democratico e da altri 28 parlamentari, che si sono schierati con l’ex primo ministro di centro destra Sali Berisha.
Fonte: Euronews Italia