L’Unione europea ha comminato una pesantissima multa al social network TikTok, per non aver rispettato la normativa comunitaria in materia di tutela dei dati personali (il regolamento GDPR, General Data Protection Regulation), con particolare riferimento agli utenti minorenni. Ad annunciarlo è stata, attraverso un comunicato, la Commissione irlandese per la protezione dei dati (DPC), che agisce per conto dell’Ue, poiché la sede principale di TikTok in Europa è in Irlanda. Alla piattaforma online è stato inoltre concesso un periodo non superiore ai tre mesi per adeguarsi alle regole europee.
Si tratta dell’epilogo di un’indagine avviata dalla DPC nel settembre del 2021, nel corso della quale è stato analizzato il modo in cui vengono protetti i dati dei minorenni che utilizzano il popolare social network (gli utenti oggi sono 134 milioni nell’Ue e 150 milioni negli Stati Uniti).
Le violazioni riscontate riguardano il periodo compreso tra il 31 luglio e il 31 dicembre 2020. L’autorità irlandese ha rilevato in particolare che i giovanissimi si sono potuti registrare sulla piattaforma in modo tale che i loro account fossero resi pubblici per impostazione predefinita.
Ma non è tutto: l’inchiesta ha permesso di far luce anche sulla funzionalità che permette di collegare un account a quello del padre o della madre del minorenne. In questo caso, secondo la DPC, TikTok non ha verificato se l’utente associato fosse effettivamente un genitore o un tutore.
Quanto all’adeguamento, TikTok ha precisato che “le critiche della CPD si concentrano su caratteristiche e impostazioni che erano in vigore tre anni fa e che abbiamo cambiato poco dopo”. Ad esempio, l’azienda sostiene di aver cancellato quasi 17 milioni di account in tutto il mondo solo nei primi tre mesi del 2023 perché sospettati di appartenere a persone di età inferiore ai 13 anni.
Non è la prima volta che TikTok viene multato per la gestione dei dati dei minorenni: nel 2019 arrivò una sanzione da 5,7 milioni negli Stati Uniti; due anni dopo una da 750mila euro nei Paesi Bassi e un’altra da 12,7 milioni nel Regno Unito.
Fonte: Euronews