HomeSiciliaAeroporto di Catania: svolta lontana e (almeno) altri 7 giorni di caos

Aeroporto di Catania: svolta lontana e (almeno) altri 7 giorni di caos

Agosto è ormai alle porte, la Sicilia scoppia di caldo e di turisti con centinaia di migliaia di viaggiatori in arrivo ma diversi di questi turisti si sono visti cancellare il loro volo e hanno deciso di rinunciare alla loro vacanza nell’isola.

E’ trascorsa ormai una settimana dall’incendio che ha interessato l’Aeroporto di Catania, che ha determinato la chiusura dello scalo, ma l’emergenza continua. Da più di una settimana quasi tutti i voli del quinto aeroporto italiano per traffico di passeggeri sono stati smistati negli altri scali. Palermo, Comiso e Trapani sono stati chiamati in causa, a fare gli straordinari, per consentire di atterrare ai viaggiatori previsti a Catania, sballottati altrove come un pacco postale.

Ma quando si tornerà alla normalità? Boh. Nessuno lo sa, al momento tutto è avvolto dalla nube del forse e lo scalo catanese rimarrà parzialmente chiuso ancora per diversi giorni. Voli cancellati e passeggeri dirottati altrove è il tema che continua, con il trasporto interno che mostra in modo impietoso e imbarazzante i suoi limiti, perchè in Sicilia spostarsi da una provincia all’altra è una questione di ore ed ore, si fa prima ad andare a Roma o Milano, che non ad andare dal versante orientale a quello occidentale (o viceversa) della Sicilia.

Si era pure pensato di utilizzare Sigonella, peccato però che agli scienziati che avevano preso in considerazione questa ipotesi non avevano pensato all’abc che occorre per il trasporto civile: gate, checkin, controlli. Per la Regione Siciliana ci vorrà almeno un’altra settimana. E la Sac? In una vicenda come questa ci si aspettano certezze e invece si naviga a vista. In Giappone costruiscono un’autostrada in 6 giorni, in Sicilia servono un paio di settimane per ripristinare il danno di un incendio.

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